04. A OGNI BAMBINO IL SUO SPORT...
Evi Crotti, Alberto Magni
RED 2011
Questo libro vuole essere una guida alla scelta dell’attività più idonea alla natura e al carattere di ogni bambino attraverso l’analisi dei disegni e della scrittura. Conoscere le vere caratteristiche di personalità e le attitudini del bambino è il primo passo per poter scegliere tra sport, attività musicali e altre mille attività che vengono proposte oggi a genitori e bambini sin dalla più tenera età. L’attività sportiva, per esempio, permette di veicolare le pulsioni aggressive, di misurare le proprie risorse, aiuta a sperimentare lo spirito di gruppo e insegna il rispetto delle regole. Ma quale sport scegliere? Individuale o di gruppo? E non è forse meglio un’attività più tranquilla come la pratica di uno strumento musicale? A queste e altre domande rispondono gli autori del libro.
PREFAZIONE
Xavier Jacovelli
Non so se qualche volta abbiate seguito le partite di calcio dei campionati giovanili. Io sì a centinaia, avendo felicemente errabondato ai seguito di mio figlio, dai campionati dei pulcini sino agli allievi. È in quei tempi che ho scoperto come il problema non sia offrire ai propri consanguinei la possibilità di fare sport. qualunque sia quello che amano. Il problema è alienare i genitori a fare i genitori anche quando i propri rampolli praticano l’attività fisica.
Il campionario di umanoidi è terrorizzante, per i bimbi, ma anche, soprattutto, per il futuro della specie. Quelli che litigano con l’allena¬tore perché esclude il ragazzo dalla formazione titolare, ignorando i/fatto che sia il nuovo Ibrahimovic e tale diventerà per rendere ric¬chi il padre e la madre che amorevolmente lo hanno cresciuto a tale scopo. Quelli che litigano con gli altri genitori perché i figli degli uni e degli altri non fanno la diagonale e non sanno che cosa sia il 4-4-2. Quelli che rimbambiscono il ragazzo con tabelle di allenamento che manco Mourinho si sognerebbe di adottare. Quelli che insultano l’arbitro perché non ha visto un fuorigioco. Quelli che bestemmiano. Quelli che lanciano improperi razzisti contro gli avversari dei propri figli e, magari, anche contro i compagni dei propri figli.
E non pensiate che il fenomeno sia di stampo squisitamente calcistico. Macché. Buttatevi sul nuoto o sulla pa/lavo/o o sul basket e vi ri¬troverete nello stesso mondo. Un mondo di fessi che si credono furbi, di ottusi egoisti ottenebrati dai reality. E che non sanno che cosa sia l’amore per i propri figli.