Profilo di personalità di Mario Draghi

In azienda si fanno test non tanto per penalizzare la persona, quanto per  trovare affinità tra mansione e potenzialità del candidato, che se messe a servizio della persona permettono non solo d’inserirsi in azienda, ma anche di sentirsi appagato e di poter esprimere le proprie qualità nel migliore dei modi, a servizio anche della salute.        

La grafia di Mario Draghi, così chiara ed essenziale, mette in evidenza non solo  notevoli capacità intellettive basate su doti di verifica, critica e ragionamento che lo preservano da scatti e decisioni affrettate o impulsive. Nulla sembra eccedere, sia negli atteggiamenti sia nella manifestazione, confermando così uno spessore politico non comune.

La praticità e la competenza, acquisite sul campo, hanno formato una coscienza e una cultura congiunte all’essenzialità di un pensiero fatto di poche parole che danno più corpo ai fatti. 

Draghi possiede un carattere riservato ma non chiuso, per cui sa controllare e verificare tutto attorno a sé senza peccare di complessi di superiorità né d’inferiorità, cosa che gli ha permesso una scalata prestigiosa e riconoscimenti a livello mondiale. 

Per Erich Fromm gli uomini politici sono tutti presi da forme narcisistiche più o meno forti. Ebbene in Draghi, proprio per l’essenzialità del carattere, espresso da una scrittura parca e priva di ogni sproporzione,  non sembra emergere tale peculiarità, a vantaggio quindi di una progressiva crescita sociale e professionale che, pur gratificandolo, non lo ha spinto ad alcun eccesso.

Le scelte politiche sono meditate e per la sua naturale indole (grafia con forme essenziali) non sente il bisogno di sottolineare ad alta voce le differenze, ma cerca di utilizzare ciò che sembra più utile per il benessere della società (vedi scrittura scorrevole e sobria nelle forme).

Nonostante la consapevolezza della responsabilità che si è addossato, egli ha saputo coinvolgere senza scossoni i politici, conoscendo le differenze e accettandole senza mai scagliarsi contro nessuno in modo irrispettoso, anche se diverso, ma ha saputo ascoltare tutti: un segnale di alto valore politico e sociale. Essere diversi non significa essere nemici.  

dr.ssa Evi Crotti
psicopedagogista e scrittrice, esperta di grafologia

Potrebbe interessarti anche:

Scripta Manent

Rubrica a cura di Evi Crotti su ilgiornale.it